This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.

Dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri, viene pubblicato in G.U. il Decreto Legge n.41 del 22/03/2021 i cui ambiti di applicazione sono i seguenti:
Sono cinque gli ambiti principali degli interventi del decreto Sostegni 2021:
- sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore;
- lavoro e contrasto alla povertà;
- salute e sicurezza;
- sostegno agli enti territoriali;
- ulteriori interventi settoriali.
Tra le novità principali del testo del Decreto Sostegni c’è il nuovo meccanismo di accesso ai contributi a fondo perduto che conferma una grande novità annunciata già a inizio anno, il superamento dei codici ATECO con l’inclusione anche dei professionisti tra i beneficiari, e riscrive le regole d’accesso in più punti.
Come si legge nell’articolo 1 del DL numero 41 del 2021, sono diverse le novità relative ai contributi a fondo perduto del decreto Sostegni:
- requisito chiave resta il calo di fatturato: il valore determinante scende dal 33 al 30 per cento;
- la valutazione viene effettuata confrontando il 2020 e il 2019, in particolare si prenderà in considerazione il calo medio mensile;
- i codici ATECO non rappresentano più un elemento rilevante per l’accesso, in questo modo si concede un via libera anche ai professionisti che hanno atteso a lungo di poter essere inclusi in questo meccanismo di aiuti;
- cresce il limite di ricavi e compensi entro il quale è possibile richiedere l’aiuto: passa da 5 a 10 milioni di euro;
- si definisce una nuova modalità di calcolo dell’importo che, pure, per quanto riguarda il valore minimo e massimo dovrebbe rimanere lo stesso (da un minimo di 1.000 o 2.000 euro in base alla tipologia di soggetti fino a 150.000 euro). Le novità riguardano gli scaglioni di riferimento per determinare, in base alla perdita, la somma a cui si ha diritto;
- cambia anche la modalità di utilizzo degli importi: accanto al pagamento diretto si aggiunge la possibilità di utilizzare le somma in compensazione tramite modello F24.
La percentuale da applicare secondo la normativa sul contributo a Fondo perduto del Decreto Sostegni è:
60 per cento per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a euro 100.000 nell’anno 2019;
50 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a euro 100.000 e fino a euro 400.000 nell’anno 2019;
40 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a euro 400.000 e fino a euro 1.000.000 nell’anno 2019;
30 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a euro 1.000.000 e fino a euro 5.000.000 nell’anno 2019;
20 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a euro 5.000.000 e fino a euro 10.000.000 nell’anno 2019.
L’ammontare dei ricavi/compensi non deve essere ragguagliato ad anno
L’ammontare del contributo è riconosciuto, comunque, ai soggetti beneficiari in possesso dei requisiti previsti per un importo non inferiore:
a euro 1.000 per le persone fisiche;
e a euro 2.000 per i soggetti diversi dalle persone fisiche (contributo minimo).
In ogni caso, l’ammontare del contributo non può essere superiore a 150.000 euro.
Per conoscere importo e modalità spettanti non esitare a contattare lo Studio